martedì 12 febbraio 2008

Ipse dixit


Direttamente da Wikipedia.

Citazioni di Pier Ferdinando Casini

  • In questi ultimi sei mesi, nella Dc non c'è stata solo una doverosa opera di pulizia o di cambiamento della classe dirigente. C'è stata una vera e propria mutazione genetica della nostra identità. Il partito è stato dato in appalto a una parte limitata dell'associazionismo cattolico sempre strabico verso la sinistra. (da la Repubblica, 24 gennaio 1994).
  • Caro Di Pietro, i tuoi articoli rivelano passione civile e senso dell'opinione pubblica e mi inducono a darti un caloroso e rispettoso benvenuto. Ho trovato nelle tue parole qualche assonanza con lo sforzo che anche noi stiamo facendo per moderare i toni della contesa e per superare le derive ideologiche che costituiscono il retaggio di un tempo andato. Il mio benvenuto, perciò, è ancora più caloroso. Da parte mia ti esprimo consenso soprattutto per il tuo rifiuto della politica urlata, insultata, violentata e per l'insieme delle tue considerazioni che vale a segnalare quanto sia indispensabile un lavoro comune per riportare lo scontro politico su binari meno estremizzati e rissosi. Spero sia l'inizio di un percorso. Noi del Ccd lo abbiamo avviato da tempo. Se è lo stesso, ci incontreremo. Se sarà diverso, vale almeno la constatazione di esserci trovati in sintonia oggi su quello che l'interesse generale richiede. (dalla lettera aperta a Di Pietro, La Stampa, 24 marzo 1995).
  • Spero che Di Pietro in politica contribuisca a saldare il rapporto incrinato tra l'opinione pubblica e i suoi rappresentanti. (da La Stampa, 4 aprile 1995).
  • Enunciare la specificità cristiana dell'Europa è la constatazione di una verità elementare, non dirlo è una forzatura della realtà che fa pensare ad un'inaccettabile pregiudiziale culturale ed ideologica. Si è scelta la soluzione di appiattire tutto, pur di non dare all'eredità cristiana il [suo posto di rilievo]. (da Il Messaggero, 18 giugno 2003, pag. 16).
  • Per Antonio Di Pietro ci vuole un ruolo di primo piano nell'alleanza di centro-destra, la sua collocazione più naturale. Dovrebbe essere uno dei leader della coalizione. (14 aprile 1995; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Piercasinando, la Repubblica, 14 febbraio 2006).
  • A correre con Berlusconi per Palazzo Chigi ci andremmo a impiccare in una polemica sul conflitto d'interessi. (2 giugno 1995, citato in Gian Antonio Stella, Così Bondi usò il corteo per schiaffeggiare Pierferdy, Corriere della Sera, 17 novembre 2006, p. 11).
  • Noi, al contrario della sinistra, dobbiamo vincere le elezioni. La sinistra o le vince o le vince a tavolino con i ribaltoni o con l'intervento del potere giudiziario che il più delle volte interviene a fiancheggiarla. [...] La vera anomalia italiana non è Berlusconi, ma che Forlani sia ai servizi sociali e D'Alema a palazzo Chigi. Rispetto a questo, la proprietà di Mediaset è un piccolo e trascurabile dettaglio. (da Il Messaggero, 19 gennaio 1999).
  • Per il Paese l'immagine è un punto determinante, ovunque nel mondo l'Italia è simbolo di qualità, di originalità, di gusto. Il rischio più grave? Banalizzare o volgarizzare l'origine italiana. Basta con il vezzo del cinismo ai danni del nostro Paese! (da Il Resto del Carlino, 9 novembre 2004).
  • [Telefonata a Marcello Dell'Utri, condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa] I sensi più profondi di stima e amicizia. (citato in Casini, stima e amicizia a Dell'Utri Ma è polemica sulla telefonata, la Repubblica, 1 dicembre 2004).
  • Io non ho niente da nascondere. Sì, sono stato in un prato sui colli bolognesi, una sera i miei amici fumavano uno spinello, m'hanno detto ne vuoi? No, Giovanardi non c'era... Era una sera d'estate dopo il liceo classico. Che volete che vi dica.... l'ho fatto. (dall'intervista di Paolo Garimberti, Massimo Giannini e Luigi Contu, "Basta attacchi ai giudici così si aiuta il centrosinistra", la Repubblica, 3 febbraio 2006, p. 13).
  • Antonio Di Pietro è una vergogna per la magistratura e per la politica. (dal discorso al convegno dell'UDC del 4 febbraio 2006 a Roma; citato in Antonio Di Pietro, Io, Casini e la vergogna, l'Unità, 7 febbraio 2006, p. 25).
  • [Dopo il rinvio a giudizio di Cuffaro da parte del Tribunale di Palermo per favoreggiamento alla mafia] Posso sbagliare ma, nella mia responsabilità politica, ritengo che Salvatore Cuffaro sia una persona perbene e dunque lo candideremo alle elezioni. (da Ballarò, 7 febbraio 2006; citato in Marco Galluzzo, Casini-D'Alema, lite su Cuffaro e Unipol, Corriere della Sera, 8 febbraio 2006, p. 12).
  • [Art. 29] Certe vestali della difesa dell'intangibilità della costituzione dovrebbero vergognarsi di non difendere l'unico articolo che va difeso veramente. (citato in Paride Travaglini, Il presidente Casini nelle Marche, ilQuotidiano.it, 19 marzo 2006).
  • Berlusconi è il più intelligente di tutti noi perché ha 2 cervelli. Ragionano a volte sconnessi ma quando si connettono è invincibile! (ai giornalisti parlamentari, 11 maggio 2006).
  • Se Berlusconi dovesse morire Travaglio resterebbe disoccupato. (dalla trasmissione televisiva Annozero, 31 novembre 2006).
  • [In riferimento al V-Day] È la più grande delle mistificazioni. Una manifestazione di cui vergognarsi profondamente per una piazza che applaude o comunque fa festa per la morte di Marco Biagi che invece andrebbe santificato. Dovrebbero poi vergognarsi quei politici che pur di stare sull'onda del consenso popolare hanno mandato dei messaggi di adesione a Grillo. (citato in Mario Stanganelli, V-Day, il giorno dopo esplode la polemica, Il Messaggero, 10 settembre 2007).
  • Oggi il nucleare è sicuro, gli italiani pagano il doppio di energia, il nostro Paese è purtroppo uno di quelli che non riesce a modernizzarsi in Europa. Facemmo una scelta scellerata venti anni fa con quel referendum sull'onda dell'emotività di Chernobyl, ma oggi c'è bisogno di ritornare sulla strada del nucleare. (dall'intervista al Tg1 del 7 ottobre 2007; citato in Nucleare, Casini attacca Pecoraro, La Stampa, 7 ottobre 2007).
  • [Riferendosi ai parrucconi della politica citati da Silvio Berlusconi] Io la parrucca non ce l'ho, qualcun altro non lo so. Chieda a lui, l'esperto di parrucche è lui e non io. (dall'intervista di Maurizio Belpietro del 23 novembre 2007; citato in L'ironia di Casini su Berlusconi: "Lo specialista in parrucche è lui", La Stampa, 23 novembre 2007).
  • Berlusconi tratta gli alleati come un padrone del Settecento trattava gli schiavi. (dall'intervista di Andrea Cangini, «Non siamo i servi del Cavaliere. Il futuro? La grande coalizione», Quotidiano Nazionale, 28 novembre 2007).
  • [Riferendosi al nuovo Partito della libertà] È solo un escamotage pubblicitario per allargare Forza Italia e superare un momento di difficoltà. (ibidem).

Citazioni su Pier Ferdinando Casini

  • Ho un ottimo rapporto con Casini. Non nascondo l'affetto che provo per Pier Ferdinando. Di lui mi piace la straordinaria simpatia. È una persona gradevole: gli voglio bene. Sono grato a Casini. Dopo la sentenza del Tribunale di Palermo (in realtà era prima, ndr) si espose come presidente della Camera manifestando solidarietà in modo spontaneo, sincero, disinteressato. (Marcello Dell'Utri).
  • Ringrazio Casini per la passione che ha messo nel difendermi. Non posso accettare lezioni di morale da nessuno e non posso accettare processi in tv o nelle piazze. (Salvatore Cuffaro).

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